sabato 30 giugno 2012

Corsi di astronomia per non vedenti

Lezione numero 1


Il Mappamondo Braille

Uno sguardo alla nostra Terra.
Conoscere in dettaglio come è fatto il mappamondo per conoscere meglio la Terra. Tutti gli elementi in rilievo e scritte in Braille per fare la conoscenza dei 2 meridiani e dei 5 paralleli della Terra più importanti.

Orbita Braille

Osserviamo qual è il percorso della Terra intorno al Sole e comprendiamo i “perché” delle stagioni.
Le particolarità di questo percorso: la forma, le dimensioni, i punti dei solstizi e degli equinozi l’asse di rotazione della Terra sempre parallelo a se stesso, la non-centralità del Sole.

Corpi del Sistema Solare in scala

Una mano sul Sole e l’altra sui vari pianeti per comprendere le dimensioni davvero insignificanti di tutti i pianeti del Sistema Solare rispetto al Sole.
Parleremo anche del Sole: le sue origini, l’energia, la massa, la temperatura, la sua vita, che è la vita di una stella come tante.


Fonte:

Corso Residenziale di astronomia per non vedenti

02 - 07 Luglio 2012
Centro Diurno per ciechi pluriminorati, via Po, Latina


L’Associazione Handy Latina ONLUS e l’Associazione Pontina di Astronomia - Latina–
Anzio-Nettuno organizzano un corso nazionale di astronomia per 8 persone non vedenti ed ipovedenti, che si svolgerà presso il Centro Diurno per ciechi pluriminorati - via Po - Latina dal 2 al 7 luglio 2012.


Programma



1° GIORNO

Lunedì 2 luglio Ore 17.00 - arrivo dei corsisti e check-in in hotel Ore 20.00
cena Ore 21.00 - breve riunione.

2° GIORNO

Martedì 3 luglio Ore 09.30 - inizio corso, 1° lezione Ore 10.30 - pausa Ore 10.45
ripresa della lezione Ore 12.00 - fine lezione Ore 12.30 - pranzo presso lo stabilimento balneare dell’Aeronautica Militare di Latina Pomeriggio al mare           
Ore 19.00 rientro in Hotel Ore 20.00 - cena Ore 21.00 - uscita in città.

3° GIORNO

Mercoledì 4 luglio Ore 09.30 – corso, 2° lezione Ore 10.30 – pausa Ore 10.45
ripresa della lezione Ore 12.00 – fine lezione Ore 12.30 – pranzo Pomeriggio in piscina Ore 19.00
rientro in hotel Ore 20.00 – cena Ore 21.00 – uscita in città.

4° GIORNO

Giovedì 5 luglio Mattinata libera Ore 13.00 – pranzo Ore 14.00 – rientro in hotel Ore 16.00 
giro in moto Ore 20.00 – cena.

5° GIORNO

Venerdì 6 luglio Ore 09.30 – corso, 3° lezione Ore 10.30 – pausa Ore 10.45 – ripresa della lezione
Ore 12.00 – termine lezione Ore 12.30 – pranzo Pomeriggio al mare Ore 17.30 – visita in una “speciale” azienda agricola del territorio. Ore 19.00 – rientro in hotel Ore 20.00 – cena.


6° GIORNO

Sabato 7 luglio Ore 09.30 – corso, 4° lezione Ore 12.00 – termine lezione, consegna attestati, foto di gruppo.          
Ore 12.30- pranzo Pomeriggio – partenza.


Fonte:
http://www.astronomiapontina.it/2012/CORSI/CORSOCIECHI12/CorsoCiechi12.htm

Ristorante "Il Viaggio"

Visto il consenso dei partecipanti alle precedenti edizioni, da domenica 15 aprile ogni 2 settimane una sala de Il Viaggio ospita questo straordinario evento sensoriale.
In un’atmosfera stimolante e coinvolgente, personale non vedente specializzato vi invita a riscoprire il valore dell’ascoltare, il bello del toccare, il piacere del gustare e il fascino del riconoscere i profumi. Un'esperienza unica che prima incuriosisce, poi stupisce ed affascina.
Ogni portata è assaporata nel buio. L'ambiente della sala, completamente oscurato, favorisce un diverso e più stimolante percorso alla scoperta del cibo e dei sapori, un viaggio nel gusto che impegna tutti gli altri sensi in un gioco di riconoscimenti e sperimentazioni percettive che riserva non poche sorprese. Un'esperienza diretta per imparare a vedere oltre l’apparire, a cogliere nel profondo la ricchezza multisensoriale che c’è in ciascuno di noi.
L’animazione dell’originale Cena nel buio è curata da Gerry Longo ed il suo staff, che vi aspettano per vivere diverse serate in questa insolita "esperienza sensoriale".

Ogni appuntamento di Cena nel buio, consente ai partecipanti la scelta tra 2 tipologie di menu:



1. MENU COMPLETO – comprensivo di aperitivo di benvenuto, antipasto misto, primo, secondo e contorno, tris di dolci, caffè, acqua, vino e bevande varie incluse. Prezzo a persona: 50 euro.

2. MENU EASY – creato appositamente per rendere la Cena nel buio accessibile anche ad un pubblico giovane, prevede la degustazione di una vasta scelta di prelibatezze salate e dolci preparate appositamente per sperimentare il gusto e l’accostamento dei sapori. Comprensivo anche di una bevanda (alcolica o analcolica a scelta). Prezzo a persona: 30 euro.


PRENOTAZIONE TELEFONICA OBBLIGATORIA
Informazioni e prenotazioni (solo per la Cena nel buio) al numero 388-4433311. Vi aspettiamo!


Calendario prossime Cene nel buio:

Domenica 15/4/2012 Cena nel buio Sound – Ore 20.30.
Lunedì 16/4/2012 Cena nel buio Sound – Ore 20.30.
Martedì 17/4/2012 Cena nel buio Experience – Ore 20.30.
Domenica 29/4/2012 Cena nel buio Fragrance – Ore 20.30.
Domenica 13/5/2012 Cena nel buio Touch – Ore 20.30.
Domenica 20/5/2012 Cena nel buio Sound – Ore 20.30.
Domenica 3/6/2012 Cena nel buio Fragrance – Ore 20.30.

Domenica 17/6/2012 Cena nel buio Touch – Ore 20.30.
Domenica 1/7/2012 Cena nel buio Sound – Ore 20.30.
Domenica 15/7/2012 Cena nel buio Fragrance – Ore 20.30.


Fonte:
http://www.ristoranteilviaggio.it/

Trattoria Veneta "Al Cervo", cena al buio

Cena al buio, risveglio dei sensi, Venerdì 6 Luglio 2012 ore 20.15


Risvegliare i sensi del gusto, dell'olfatto, del tatto, dell'udito. Giocare con le cose, distinguere oggetti comuni senza la vista, godere di sapori e profumi senza lasciarsi influenzare dagli stimoli visivi. Parlare col vicino senza i condizionamenti dell'immagine, dell'apparenza.

 

Come si svolge:


L'ambiente della sala, sarà completamente oscurato per l'occasione e verrete accompagnati in sala da personale privo della vista. Si chiederà di spegnere il cellulare e di fare a meno degli orologi da polso con lucette luminose.

Entrerete a piccoli gruppi tenendovi per mano o con il classico ''trenino''.

Se qualcuno non ce la fa e vuole uscire (vi assicuriamo che nessuno mai è uscito preso dal panico) basta far presente il disagio e sarete accompagnati all'esterno della sala. Una delle regole fondamentali: nessuno usi l'accendino ma chieda aiuto.

Per tutta la sera si può contare sulla presenza discreta e rasserenante dei camerieri che vi accompagneranno, v’insegneranno a riconoscere gli oggetti sulla tavola e vi daranno utili suggerimenti.


MENU'


Non sveleremo il menù per il motivo che sarete voi a capire che cosa state gustando;

al momento della prenotazione potrete comunicare eventuali allergie.

Aperitivo, Antipasto, Primo piatto, Secondo piatto, Contorni vari, Dolce, Vino, Acqua e Caffè.

 

Quota di partecipazione € 40,00

(€25,00 per la cena e € 15,00 saranno donati alla UIC, unione italiana ciechi)


 

Info:

maurizioadriano@libero.it

http://blog.libero.it/GattoNeronews

www.trattoriaveneta.com

trattoriaveneta@email.it

tel 0444515798/ cell 3474925005

 
 
 

Fonte:

www.trattoriaveneta.com

venerdì 29 giugno 2012

Un audio libro per ciechi interpretato dai detenuti

SALERNO

Unire nel segno della cultura e della solidarietà, due mondi apparentemente distanti, ma accomunati da barriere sociali e disagi esistenziali, per dar vita ad uno scambio di grande valore umano.
Questa la finalità de "Gli angeli della voce", progetto concepito a quattro mani dalle professoresse in pensione, Marisa Funicello e Silvana Serritiello, ed accolto con entusiasmo dal direttore dell'Icatt di Eboli, Rita Romano.
Presentata, ieri mattina, presso la galleria Capitol, l'iniziativa mira alla realizzazione di un singolare audio-libro, interpretato dai detenuti dell'istituto a custodia attenuata e destinato all'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti.

"Abituare i detenuti alla lettura appare come ottimo rimedio per esorcizzare solitudine, angoscia e disperazione. - hanno spiegato le ideatrici del progetto, Funicello e Serritiello - Dopo un'accurata preparazione, i detenuti, a luglio, registreranno con l'aiuto di software e personale specializzato, un audio-libro, in collaborazione con il Centro Nazionale del Libro Parlato".

Calandosi nei panni di "angeli della voce", quindi, i detenuti, attraverso la cultura, fungeranno da utile supporto per i non vedenti e gli ipovedenti.
Primo testo scelto, "Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio" di Amara Lakhous che incarna un variegato luogo di stratificazione etnica e culturale, segnato da profonde differenze di provenienza e di modi di intendere la vita, in cui aleggia il forte senso di solitudine che caratterizza i personaggi.
"Abbiamo potuto appurare come il fenomeno dell'analfabetismo sia diffuso tra i giovani reclusi - continuano le professoresse - Perché non auspicare una proficua circolazione di tali libri anche in altre case di detenzione, affinché possano usufruirne detenuti analfabeti ed extra-comunitari?"
Un'idea vincente, quella delle docenti che hanno coinvolto nel progetto ben dodici detenuti e diverse stagiste dell'Icatt.

Un vulcano di idee, il direttore dell'istituto, Rita Romano che, aperta ad ogni forma di iniziativa costruttiva, ha accolto immediatamente l'idea delle docenti, le quali, dopo cinque lunghi mesi di inutile attesa per il via del progetto presso la casa circondariale di Salerno, hanno deciso di spostare la loro attenzione sull'Icatt di Eboli.
"Il nostro istituto ospita cinquanta detenuti con problemi di dipendenza, in media trentenni, impegnati quotidianamente in corsi di falegnameria, decoupage, cucito, attività sportive - racconta Romano - Sei giovani, inoltre, escono per andare a lavoro ogni giorno e molti sono impegnati in attività socialmente utili come la pulizia della pineta".
m.p.

Fonte:

giovedì 28 giugno 2012

Associazione progresso ciechi onlus

Il sapore del buio: l'emozione di assaporare il buio per scoprire la forza dei sensi

Capire. Conoscere. Provare.

Una serata da ciechi per capire il valore della luce e, soprattutto, per conoscere "da dentro" il mondo di chi la luce non la vede mai.
Un’esperienza di rara forza, di rara umanità. Un’occasione per riflettere, ma non solo.

Ma cos’è una cena al buio?

Immaginate una sala illuminata e una sala da pranzo buia, separate da una "stanza di compensazione" buia le cui due porte (una verso ciascuna delle due sale), mai contemporaneamente aperte, permettono di passare da luce a buio e viceversa senza mai illuminare la sala buia.
In sala da pranzo, oscurate finestre e porte con tendaggi, il buio è completo.
Condotti da un non vedente, si entra nella sala da pranzo buia e si è accompagnati a tavola.
Ogni gruppo è sempre assistito da un non vedente che con altri ciechi funge anche da cameriere.
Dopo il breve ambientamento, inizia la cena. I camerieri servono le portate.
Senza la vista, tatto, olfatto e gusto aiutano a distinguere i cibi.
Udito e tatto si acuiscono, la mente memorizza le posizioni relative della sala, del tavolo, delle cose e delle persone.
A fine cena si scopre di nuovo la magia del colore.
Ma è così solo per chi vede, per chi ha la possibilità - da sfruttare e da cogliere, perché davvero insegna molto - di riaprire gli occhi.
E qui sta una parte della scommessa: entrare, con garbo, ma fino in fondo, nel mondo di chi ha difficoltà.
E uscirne più ricchi, più comprensivi, più attenti.

Per prenotazioni e tutte le informazioni riguardanti date e orari delle cene:

telefonare dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.00 e martedì, giovedì e venerdì dalle 13.30 alle 18.00 al numero 0461.1959595 o 335/7000933, sito internet http://www.darksolution.com/

Menù fisso.
È possibile richiedere al momento della prenotazione menù vegetariani o che tengano conto di eventuali allergie o intolleranze alimentari.
Prenotazione obbligatoria.
Si accettano prenotazioni per singoli, piccoli gruppi, associazioni e aziende.

CENTRO D'INFORMATICA STAMPERIA BRAILLE

Via Armentera, 6/b, 38051 Borgo Valsguana (TN)

tel. 0461751255 - fax 0461759168

www.apconlus.it

e-mail: info@apconlus.it

c.f.90005440228


Fonte:

mercoledì 27 giugno 2012

Un corso di danza e musica per giovani non vedenti.

Il seguente articolo risale al Settembre 2008, ma a mio giudizio lo trovo molto interessante.
Buona lettura.

Intesa tra Accademia internazionale del musical di Catania e istituto per ciechi ”Ardizzone Gioeni”. Verrà applicato il metodo del ”Touch and feel”.

”L’arte aiuta a vedere con gli occhi del cuore”.

CATANIA - Partirà ad ottobre uno stage di danza e musica per giovani artisti non vedenti.
E’ quanto prevede l”intesa raggiunta tra l’Accademia Internazionale
del Musical di Catania e l’Istituto per Ciechi “Ardizzone Gioeni”.
L’annuncio ufficiale verrà dato venerdì prossimo, 27 giugno, in occasione dello spettacolo
“One”, ispirato al musical “A Chorus Line”, che sarà portato in scena, in prima assoluta, nello spazio del chiostro dell’istituto, in via Etnea 595.

Lo spettacolo sarà aperto da Ellenia Calvino, una giovanissima artista non vedente di Catania che darà esempio di come sia possibile, con sacrificio e impegno, superare i propri limiti e abbattere qualsiasi barriera. Il corso di danza e musica, che partirà in autunno, sarà rivolto proprio a giovani non
vedenti che intendono cimentarsi nel campo dell’arte e dello spettacolo.

“Siamo convinti - spiega il direttore artistico dell’accademia, Enrico Sortino - che la musica, la danza e l’arte in generale, parlino la lingua universale dell’amore, della fratellanza e dell’uguaglianza e che aiutino a ‘vedere’ con gli occhi del cuore, che non conoscono né discriminazioni e distinzioni di
abilità”. Da queste considerazioni è nata l’idea, assieme a Gianluca Rapisarda, presidente del glorioso Ardizzone Gioeni, di devolvere l’incasso dello spettacolo di venerdì per l’attivazione dello stage di danza e musica per giovani privi della vista.
Il corso, unico nel suo genere in Sicilia, servirà ad insegnare ad usare il movimento, il ritmo e i suoni per aprire “nuovi occhi” alle forme e ai colori, sviluppando capacità sensoriali non comunemente
utilizzate”.
I corsi saranno attivati direttamente all’interno della sala teatro dell’istituto catanese e saranno aperti a non vedenti dalla nascita, ipovedenti e non vedenti tardivi.
Gli insegnanti cercheranno di potenziare ancor di più tutti gli altri sensi per raggiungere nuove percezioni. Sarà utilizzato il metodo del “touch and feel”, con l’ascolto, il contatto e il movimento.

“Insomma con l’arte - conclude Sortino - e’ possibile contribuire ad una vita sempre più integrata”.

Da: Redattore Sociale.

Fonte:
http://www.tyflo.it/tifloautonomia/?p=406

Concorso nazionale di musica leggera o recitazione per non vedenti e ipovedenti

La Direzione Nazionale bandisce un concorso allo scopo di promuovere e valorizzare la cultura, la creatività e le attitudini di ciechi e ipovedenti in ambito musicale e nella recitazione.

La Direzione Nazionale UICI ha bandito un concorso nazionale allo scopo di promuovere e valorizzare la cultura, la creatività e le attitudini di ciechi e ipovedenti in ambito musicale e nella recitazione.
Le domande di partecipazione e gli annessi lavori dovranno pervenire alla sede centrale entro e non oltre il 20 luglio 2012.

Per informazioni:
tel. 06 69 98 83 60 e-mail: lp@uiciechi.it oppure
tel. 06-69 98 83 51 e-mail: stampasonora@uiciechi.it

BANDO DI CONCORSO

1. La Presidenza Nazionale dell'Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS bandisce un concorso nazionale allo scopo di promuovere e valorizzare la cultura e la creatività nell'ambito della recitazione e della musica leggera di ciechi e ipovedenti.

2. Il bando si rivolge a singoli e gruppi che si dedichino alla recitazione o alla musica leggera.

3. Nel caso di gruppi musicali o dediti alla recitazione, gli stessi dovranno prevedere al proprio interno la presenza almeno di un cieco o ipovedente.

4. Quanti sono interessati a partecipare dovranno far pervenire entro e non oltre il 20 Luglio 2012, esclusivamente a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, i propri lavori.

5. Gli stessi dovranno essere inviati in busta chiusa a concorso nazionale "All factors", c/o Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS Via Borgognona 38 - 00187 Roma.

6. Ciascun partecipante o gruppo potrà concorrere con un brano musicale o un pezzo recitato inciso su cd; la durata dei brani recitati non dovrà superare i cinque minuti.

7. Ciascun partecipante, singolo o gruppo dovrà far pervenire in busta chiusa quanto segue:
a. Lettera con la quale si richiede la partecipazione al concorso contenente: nome, cognome, dati anagrafici, titolo e breve presentazione del lavoro con il quale si intende concorrere, recapito al quale si vogliono ricevere le comunicazioni relative al concorso, indirizzo e-mail, numero telefonico fisso e/o di cellulare. Nel caso di gruppi musicali o teatrali, occorrerà riportare i nominativi di tutti i componenti il gruppo, nonché i dati anagrafici; sarà inoltre, necessario specificare il nominativo o i nominativi dei soggetti non vedenti o ipovedenti appartenenti al gruppo, oltre al recapito e indirizzo di un referente al quale inviare le comunicazioni;
b. La busta dovrà, inoltre, contenere l'autorizzazione al trattamento dei dati personali, ai soli fini previsti dalla legge, per le pratiche di iscrizione al concorso. La dichiarazione dovrà essere firmata, in caso di gruppi musicali o teatrali, dal referente del gruppo;
c. Il cd contenente il pezzo musicale, la canzone o l'interpretazione di un brano recitato questo ultimo della durata non superiore ai cinque minuti.

8. Il materiale inviato non verrà restituito.

9. La partecipazione è gratuita. Tra tutti i lavori la giuria individuerà un massimo di otto tra i pezzi musicali o canzoni e altrettanti tra i brani recitati che accederanno alla fase finale del concorso.

10. Tra i sedici finalisti verranno proclamati tre vincitori. I premi consisteranno:
a. per il primo classificato nella somma di 1.500 euro;
b. per il secondo classificato nella somma di 1.000 euro;
c. per il terzo classificato nella somma di 500 euro.

11. La giuria effettuerà la selezione degli otto pezzi musicali o canzoni e degli otto brani recitati, nel corso di una o due trasmissioni online (a seconda del numero dei lavori che perverranno).

12. La giuria, il cui giudizio è inappellabile e insindacabile, sarà composta da sei membri nominati dalla Direzione Nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, scelti anche tra personalità del mondo della cultura e dello spettacolo.
La stessa sarà presieduta dal Presidente nazionale del sodalizio o da un suo delegato.

13. La finale avrà anch'essa luogo nel corso di una trasmissione online. In questo caso la giuria sarà affiancata da una giuria popolare composta da cinque iscritti all'associazione per ciascuna sezione che segnali la propria intenzione di essere parte della giuria popolare entro e non oltre il 31 luglio 2012.

14. Le giurie esprimeranno le proprie preferenze al termine delle esecuzioni di tutti gli artisti, secondo modalità che verranno comunicate con apposita circolare.

15. Gli organizzatori si riservano la facoltà di trasmettere online o di inserire sul proprio sito internet la totalità o parte dei lavori ricevuti.
16. Il Presidente nazionale proclamerà al termine della finale i tre vincitori.

17. A tutti i partecipanti verrà inviata una copia dei cd contenenti le trasmissioni online che costituiscono le varie fasi del concorso.

18. La partecipazione al concorso implica la totale e incondizionata accettazione del presente regolamento.
 
 
Fonte:
 

martedì 26 giugno 2012

Il teatro di Messina per le persone diversamente abili

Da qualche mese il Teatro di Messina in collaborazione con l’associazione Isiviù di Barbara Marsala mette a disposizione degli aiuti tecnici che hanno lo scopo di coinvolgere le persone non vedenti nella la fruizione degli spettacoli d’opera. Gli spettatori hanno a loro disposizione il servizio di audiodescrizione e sono dotati ciascuno di un auricolare e di una ricevente. Il servizio è gratuito."

La passione per la musica e per il teatro e l’idea che l’arte appartenga a tutti mi hanno spinta ad intraprendere un viaggio a Parigi nel novembre del 2002.

Da anni il Teatro Chaillot si occupa di audiodescrizione e sovratitolazione degli spettacoli d’opera e di prosa. Cioè ospita spettacoli accessibili a tutti. Per tutti intendiamo: le persone “normodotate” e quelle che non vedono e non sentono. Ero curiosa di capire come si potesse assistere ad un’opera lirica piuttosto che ad uno spettacolo teatrale senza usare gli occhi o le orecchie! Ma i sensi sono cinque e quando uno non funziona gli altri vengono in aiuto, cioè “lavorano” di più! In realtà la mia più che curiosità era un’esigenza di coinvolgere Tutti nella partecipazione ad un evento culturale.
Il teatro nasce come luogo di aggregazione e di svago, luogo in cui poter scambiare le opinioni, in cui socializzare. L’audiodescrizione può essere il mezzo attraverso il quale raggiungere questi obiettivi, confrontarsi, crescere culturalmente o semplicemente… trovare un incoraggiamento per uscire da casa! A Parigi ho incontrato delle persone splendide e molto disponibili che mi hanno seguito e spiegato tutto quello che occorre per rendere possibile l’arte di “commentare le scene silenziose”. E’ stata un’esperienza fantastica perché mi ha insegnato ancora una volta la magia del teatro!
Qualche mese fa ho proposto il progetto dell’audiodescrizione al Teatro Vittorio Emanuele. Il sovrintendente si è mostrato subito entusiasta e lo ha presentato al Consiglio di Amministrazione. E’ stato accolto con grande soddisfazione. Lo abbiamo realizzato per l’opera “Il Trovatore” e per “Ernani”. Ringrazio il sovrintendente Paolo Magaudda e il Consiglio di amministrazione del teatro. Il commento per le due opere è stato eseguito dall’attrice messinese Romana Cardile. L’attrezzatura è stata fornita da Rino Cammarata, un appassionato e maestro dell’audio!

Barbara Marsala

Attualmente il Teatro di Messina è l’unico in Italia che propone l’Audiodescrizione delle opere liriche e questo credo che sia un segno di civiltà e di crescita non solo per il teatro ma per tutta la città di Messina.

In cosa consiste l’ audiodescrizione

L'audiodescrizione è una tecnica che consiste nell'affiancare un commento audio, delle scene senza dialogo, (approfittando quindi delle pause musicali), ad un'opera lirica o di prosa rendendo in tal modo comprensibili le immagini ai non vedenti e svelando, così, particolari dei momenti silenziosi (che andrebbero altrimenti perduti).

Per qualunque informazione contattare ISIVIU’ di Barbara Marsala 333/6818794

Fonte:
http://isiviu.altervista.org/isiviu_barbaramarsala.html
 

Nasce Braille Music, mensile di musica per non vedenti

ROMA – Blues, classica, pop, l’angolo delle alternative rock.
 Dal prossimo 1 luglio l’editoria per non vedenti allarga gli orizzonti con Braille music, il nuovo periodico interamente dedicato alla musica. Quarantotto pagine, con copertina a colori, una rivista di carattere musicale e discografico, con approfondimenti su concerti, spettacoli e tutto ciò che ruota intorno alla musica.
Braille music nasce da un’idea di Caterina Ferrazza ed è edito dalla Handy Systems, la stessa cooperativa sociale che stampa il Braille news, il primo settimanale d’informazione per non vedenti in edicola. A dirigerlo Angela Francesca D’Atri, già direttore di Braille news.
 Vice direttore Fabio Coletta, in redazione con Cristina Fernandes. “Dopo il clamoroso successo di Braille News, – spiega Caterina Ferrazza, presidente Handy Systems, – e le innumerevoli richieste pervenute da tutto il territorio nazionale, oggi un nuova rivista in braille prende vita, una pubblicazione mensile che si prefigge come obiettivo di accrescere l’informazione e la vera integrazione del disabile visivo nel territorio in cui vive. Ho sempre sognato – prosegue Ferrazza – una rivista scritta in braille che parlasse unicamente del mondo della musica e che fosse, oltre ad uno strumento nuovo, anche una opportunità di scelta. Così nasce Braille music la rivista che parla di musica e di concerti in modo diretto, semplice, giovanile ed avvincente”.
Alla conferenza stampa di presentazione interverranno il consigliere regionale del Lazio Luigi Celori, già promotore dell’estensione del progetto Braille news a livello regionale; Gilberto Casciani, consigliere comunale di Roma; Caterina Ferrazza, presidente di Handy Systems; Angela Francesca D’Atri, direttore Braille music e Braille news; Anna Fiorino, giornalista de Il Tempo.
Saranno presenti tra gli altri Toto Torquati, suonatore ed arrangiatore di brani come Questo piccolo grande amore, Amore bello, Solo, Pazza idea, Incontro, Più, Sabato italiano, Bimba se sapessi, Roma Roma, Bufalo Bill, Aida, I fischi del vapore e tanti altri; il cantautore Francesco Forni, compositore di colonne sonore tra cui quella dello spettacolo teatrale “Gomorra”; il musicologo Emiliano Branda, compositore per Rai Trade; il cantante dei “Detuned”, Nicholas Ciuferri.

Fonte:

Virgilio Sieni e la danza per non vedenti

In scena al Comunale lo spettacolo 'Atlante del Bianco' per il Danza Contemporanea Festival.

La compagnia di Virgilio Sieni torna al Teatro Comunale di Ferrara venerdì 16 dicembre, alle ore 19 e alle ore 21.30, per il Danza Contemporanea Festival, con lo spettacolo “Atlante del Bianco”.
Si tratta di un progetto di Virgilio Sieni per una compagnia di danzatori non vedenti, realizzato assieme ai Damasco Corner.
Damasco Corner è un gruppo formato da ragazzi non vedenti, nato su un progetto di Virgilio Sieni, per dar vita a un’esperienza unica di ricerca fondata sulla percezione reciproca del corpo e sulla natura del gesto. In scena Giuseppe Comuniello è il protagonista di un lavoro che ha trovato una sua forma definitiva al termine di un lungo e articolato percorso iniziato nel 2009, guidato da Virgilio Sieni e dall’equipe di collaboratori dell’Accademia sull’arte del gesto.
Questo giovane danzatore non vedente ci trascrive con il corpo un viaggio immaginario verso la conoscenza dei colori. Si tratta di fantasticherie che si originano da semplici esercizi di orientamento per svilupparsi in un arcipelago sospeso di gesti e ascolti.

La musica è di Francesco Giomi, le luci di Marco Santambrogio.

Fonte:

lunedì 25 giugno 2012

DanzaMovimentoTerapia anche per non vedenti

Danzamovimentoterapia: per chi e perchè

Che cosa è la DanzaMovimentoTerapia?

Uno strumento semplice e potentissimo che permette, attraverso il gesto, di migliorare il proprio modo di essere e stare fisicamente e mentalmente nel mondo. In tutti gli uomini è in-scritta una danza, quella dei gesti, del ritmo cardiaco, del ritmo biologico che animano e pulsano negli individui.
Attraverso questi gesti siamo noi stessi, esprimendo e sperimentando nuove forme possiamo modificare comportamenti che generano malessere fisico o psicologico.

La DanzaMovimentoTerapia richiede particolari capacità ed abilità fisiche?

No, per questo motivo la DanzaMovimentoTerapia è una tecnica adatta a tutti, e non richiede nessuna abilità fisica specifica.

In quali fasce di età è consigliabile la DanzaMovimentoTerapia?

La Danzamovimentoterapia in quanto movimento naturale di ogni essere è adatta a tutti: adulti, giovani, meno giovani, uomini e donne, senza limiti di età.

A quali situazioni è adatta la DanzaMovimentoTerapia?

La DanzaMovimentoTerapia è adatta ad ogni situazione di crescita e sviluppo personale, ad ogni momento della vita in cui l'individuo abbia il desiderio di sperimentare uno strumento che permette, assai rapidamente, di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità, i propri tesori nascosti.
In alcune situazioni questa strada permette anche di accedere a maggiori complessità interiori, e quindi di rimuovere quei blocchi che non consentono al soggetto di godere pienamente e serenamente del proprio esistere. In questo senso si parla di una tecnica che è anche terapeutica.

Quali benefici fisici derivano dalla pratica della DanzaMovimentoTerapia?

La DanzaMovimentoTerapia praticata secondo il metodo di Elena Cerruto privilegia un approccio attento alle capacità di ogni singolo soggetto, il risultato è che il corpo delle persone raggiunge una nuova elasticità e capacità di movimento senza traumi e dolori. Parecchi malesseri e dolori, mali di testa, mali di schiena, contratture, in seguito alla nuova modalità di uso e percezione del corpo possono scomparire.

Quali benefici psicologici derivano dalla pratica della Danzamovimentoterapia?

La riconquista del proprio corpo nella sua completezza ed unitarietà con la mente produce un nuovo modo di percepire la vita; attraverso la Danzamovimentoterapia il soggetto modifica i propri comportamenti nella direzione e secondo i tempi che il proprio essere, in quanto unità di mente e corpo, ritiene e spontaneamente propone come più adeguati.
Tutto questo crea un nuovo equilibrio e un nuovo e più sereno modo di affrontare problematiche, spesso non precedentemente evidenti alla coscienza del soggetto stesso, ma che ne hanno condizionato negativamente i comportamenti, modificandole fino ad annullarle. È un processo che passa per la semplice ed immediata strada indicata dal corpo, che spontaneamente ricerca e propone all'individuo lo stato di benessere.

Quanto tempo è necessario perché la DanzaMovimentoTerapia abbia effetto?

Ogni corpo ed ogni individuo hanno il proprio tempo, il modello utilizzato da Elena Cerruto, segue un percorso ritmato dallo scorrere delle stagioni, come è consono alla natura dell'uomo immerso nell'universo. Ha senso quindi dire che un corpo si modifica progressivamente nel corso di questo periodo. Il tempo richiesto settimanalmente è minimo, si tratta di incontri di gruppo di circa un'ora e mezza.

Come è possibile che funzioni?

Alle origini della tecnica, praticata in tutto il mondo da oltre 40 anni e perfezionata dall'apporto di competenze che abbracciano l'ambito medico e quello artistico, è la compenetrazione, presente in tutte le culture, di mente e corpo.
L'accesso a questa unitarietà profonda dell'uomo riconduce l'individuo ai propri strumenti, ai propri ritmi, alle proprie risorse nascoste e ne incontra le potenzialità massime.

Quali sono gli ambiti ove la DanzaMovimentoTerapia è stata applicata con particolare successo?

Oltre alle situazioni di sviluppo delle potenzialità personali e di crescita individuale, questo strumento, per la sua particolare semplicità e potenza, viene impiegato con successo anche in ambiti critici, ad esempio coadiuva nel trattamento della malattia mentale, o nelle situazioni socialmente marginali, e persino nei casi di portatori di handicap fisici, lo strumento infatti parla e contribuisce allo sviluppo della parte sana e creativa degli individui, ne incontra la parte più ricca e ne libera le infinite potenzialità nascoste.

A cura di Ilaria Negri

Fonte:
http://www.associazionesarabanda.it/it/danzamovimentoterapia/danzamovimentoterapia-introduzione-alla-formazione.html

Elisabetta Vianello, non vedente allieva dei gruppi esperenziali di danza terapeutica

Sono non vedente e da circa sei anni pratico la Danza Terapeutica presso l'Associazione Sarabanda nei gruppi esperienziali annuali.
Una scuola di danza che si trova in Ripa di Porta Ticinese 55, diretta dalla ballerina e danzaterapeuta Elena Cerruto.
Prima di parlare della mia esperienza, desidero portare a conoscenza di tutti che cosa è la Danza Terapeutica.

E’una speciale applicazione della danza che si basa sulla visione olistica dell'uomo e viene utilizzata principalmente per sanare i nostri disequilibri, venendo a CONTATTO CON LE EMOZIONI.
Non è necessario aver frequentato corsi di danza, avere un corpo allenato o essere ventenni per praticare la Danza Terapeutica.
L'ascolto di una musica spinge spontaneamente una persona a battere le mani, i piedi, a muovere la testa, infine a danzare e a mettersi in contatto con le proprie emozioni più profonde. Bisogna ora chiedersi perché molte persone praticano la danza terapia.
Si ricorre alla danza terapia quando si ha veramente voglia o bisogno di conoscere meglio se stessi. Questo non significa che bisogna essere malati.
Ma può praticare questo tipo di danza anche chi ha dei problemi psichici o fisici?
Secondo la mia esperienza, posso dire proprio di sì, dato che il lavoro si sviluppa sempre in gruppo e in integrazione.
Che cosa significa “integrazione” che è una parola chiave della danza terapia?
Secondo Elena Cerruto,non significa solo l'arte di «comprendere» l'altro che danza con te, ma anche la possibilità di far danzare persone non vedenti, sorde, con problemi gravi fisici e anche psichici.
Devo dire che, lavorando nel gruppo,attraverso il contatto con le persone normo-dotate, riesco a pormi in relazione con lo spazio e con la musica.
Dal mio senso di unità con il gruppo prende forma un linguaggio comprensibile perché è espressione dei miei stati d’animo.
Questo linguaggio è creativo perché viene dal corpo,ed è anche piacevole perché legato alla mia sensibilità.
             
Grazie alla danzaterapia, ho imparato, poco a poco, a capire quali sono i bisogni del mio corpo, a migliorare comportamenti sbagliati, a trovare maggior equilibrio dentro me stessa.
Elena dice sempre che è possibile andare oltre l’impossibile accettando i propri limiti. E’ proprio vero!
Danzando,riemergono le mie emozioni più profonde,vengono a galla le mie difficoltà, i miei problemi, ma esprimendo tutto col mio corpo riesco ad accogliermi e a sentirmi veramente bene nella totalità del mio essere.
La danza terapia fa bene ed è bello potersi esprimere,creare un linguaggio nuovo attraverso i movimenti,centrandosi sempre più nel proprio SE’ profondo.
Ecco cosa dice Elena Cerruto:«Molto disagio e sofferenza derivano dal fatto che tendiamo a isolarci,non solo dagli altri, ma da noi stessi, dalle nostre emozioni profonde”
Ogni giorno le emozioni nascono in noi, però non ne siamo sempre in ascolto oppure le giudichiamo prima che escano, così restano prigioniere dentro di noi.
Molto spesso, specialmente in città frenetiche come Milano,le persone si sottopongono a un autocontrollo rigidissimo.
Muoversi,danzando,in un posto dove non ci si deve confrontare con nessuna struttura rigida, dove non si è criticati o giudicati da nessuno, può aiutare a sciogliere le tensioni.

Considerando gli aspetti fondamentali della danzaterapia,si può dire che essa si configura come un training per corpo e spirito, dato che, nei corsi di danzaterapia tenuti da Elena Cerruto,si vuole fondere il nostro vivere occidentale con la cultura e la percezione dell’essere del mondo orientale: per questo lei si avvale, oltre alla danza, della medicina cinese,delle pratiche di Yoga,meditazione Zen e Shiatsu.

Nelle lezioni di danza terapia a Sarabanda, ci si muove in gruppo seguendo le indicazioni date da Elena Cerruto, ascoltando i propri bisogni interiori senza seguire schemi esteriori ben precisi: solo così è possibile acquisire consapevolezza del proprio corpo, degli atteggiamenti fisici scorretti e riscoprire movimenti dimenticati.

Fonte:

Insegnamento della musica all'Istituto dei Ciechi di Milano

Presso l’Istituto dei Ciechi di Milano si formarono numerosi degli insegnanti di musica della scuola dell’ente. Era infatti consuetudine che alcuni allievi, i più dotati, entrati da fanciulli in istituto, vi rimanessero in qualità di insegnanti almeno per il primo biennio. Questa preferenza era sicuramente dettata dalla capacità di usare più agevolmente i metodi di scrittura e per la dedizione e l’atteggiamento sensibile e paziente.

Il 29 settembre 1965 il cavalier Umberto Trani, consigliere dell'Istituto dei Ciechi, effettuò un'oblazione ammontante a un milione di lire all'ente in memoria della moglie Palmira Vaghi, scomparsa il 28 novembre 1962, professoressa di arpa presso l'Istituto stesso.

Il 16 ottobre 1965 il Consiglio deliberò di riservare alla defunta Palmira Vaghi l'onoranza del ritratto gratulatorio “a testimonianza dei suoi meriti eccezionali e in riconoscimento del prezioso apporto ai problemi dell'Istituto all'illuminato consiglio del cavalier Trani”.

Alberto Mozzati, ammesso all'Istituto dopo aver perso la vista all'età di 3 anni, dimostrò da fin da subito una grande passione per lo studio della musica. Sotto la guida del maestro Emilio Schieppati ottenne nel 1938 il diploma in pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. La carriera di concertista e la raggiunta fama internazionale non lo allontanarono mai completamente dall'insegnamento, che esercitò per oltre trent’anni presso l'Istituto e presso i conservatori di Milano e Parma.

“Quando l’accordatore sta davanti allo strumento scordato, l’occhio conta poco; è un paziente girar di chiavi con le mani, è un palpeggiare delicato delle corde; la parte principale è affidata all’attenzione acustica”. Con queste parole Pietro Stoppani descriveva il mestiere dell’accordatore, che consentiva agli allievi di trovare lavoro al di fuori dell’Istituto.

Fonte:

All' Alpe Devero coi Non vedenti

Sede: Milano


Data: 14/07/2012
Termine: 14/07/2012
Descrizione: Trekking Italia e Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS


Sabato 14 Luglio Trekking Italia accompagnerà un gruppo di soci del Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS  all'Alpe Devero, per un trek con ben 800 metri di dislivello e 6 ore di cammino, più sosta per l'immancabile polentata.

E' ormai il terzo anno che prosegue questa fruttuosa collaborazione: nel 2010 siamo saliti insieme al Rifugio Elisa, mentre l'anno scorso in vetta al Resegone.

Sono state entrambe esperienze dense di emozioni, sia per gli accompagati che per gli accompagnatori. Abbiamo potuto conoscere persone eccezionali che, pur nella difficoltà, sanno esprimere una forza d'animo e un'allegria sorprendenti.

Siamo pronti per un nuovo cammino insieme... l'Alpe Devero ci aspetta!

Fonte:

L'insegnamento della musica

L’insegnamento della musica venne introdotto fin da subito nel corso di studi dell’Istituto, sia come momento ricreativo che come occasione di avviamento professionale.
Nel passato infatti la musica rappresentò per i non vedenti una delle principali opportunità lavorative.
Fu in particolare con il rettorato di Luigi Vitali che si assistette a un potenziamento dell’insegnamento della musica, applicato sia agli strumenti a corde e a fiato che al canto corale.
Luigi Vitali non solo promosse l’organizzazione di concerti all’interno dell’Istituto, alla presenza delle autorità cittadine, ma portò l’orchestra dell’Istituto in diverse città italiane e straniere, quali Londra e a Parigi, dove gli allievi dell’Istituto si recarono nel 1881, e Torino, dove l’orchestra si esibì nel corso dell’Esposizione Italiana del 1884.
L’educazione musicale impartita agli allievi più dotati ottenne come risultato non solo un grande numero di diplomati presso i conservatori e le scuole musicali di Milano, Parma, Bologna, Bergamo, Genova, Trieste, ma anche l’occupazione di allievi ciechi come organisti in numerose parrocchie milanesi e lombarde, come pianisti in scuole da ballo, ristoranti, alberghi, cinematografi, nonché come accordatori e di allieve cieche come accompagnatrici musicali presso case religiose, orfanotrofi e asili.

La centralità della musica nella vita dell’Istituto è riscontrabile nella stessa struttura architettonica dell’edificio. Il salone dei concerti si trova infatti al centro dell’intera struttura, facilmente raggiungibile sia dalle diverse ali dell’Istituto che dall’esterno, in occasione dei concerti aperti al pubblico. La sala di notevoli dimensioni è dotata di un grande organo, sul quale si esercitarono, nel corso della sua lunga storia, numerosi allievi dell’Istituto alcuni dei quali divenuti importanti musicisti.


Fonte:

Opera lirica audio descritta - Macerata - Sferisterio Opera Festival 2012

Anche quest'anno la Sezione di Macerata dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha collaborato per la promozione di un progetto di audio descrizione di 2 opere liriche nell'ambito dello Sferisterio Opera Festival 2012.

Si tratta del primo progetto a livello nazionale (realizzato per la quarta volta) che la sezione in collaborazione con l'Associazione Arena Sferisterio di Macerata ha voluto fortemente per abbattere un'altra barriera nell'accesso alla cultura.
La realizzazione di questo progetto e' stata possibile grazie al lavoro della prof.ssa Elena di Giovanni (Dipartimento di ricerca linguistica, letteraria e filologica dell'Universita' degli studi di Macerata).

I non vedenti e gli ipovedenti che desidereranno usufruire di questo servizio verranno dotati di radio auricolari attraverso i quali riceveranno informazioni sulla trama dell'opera e sullo svolgimento scenico durante i periodi di intervallo musicale, per mezzo della preziosa voce di Carla Lugli senza percio' rinunciare alla squisitezza dell'Opera che e' data in primo luogo dalla musica.
Per quest'anno le opere audio descritte saranno:
4 agosto 2012 La Traviata di Giuseppe Verdi
Cartellone Arena Sferisterio di Macerata - Un ballo in maschera

www.uicmc.it
5 agosto 2012

La Boe'me di Giacomo Puccini

Cartellone Arena Sferisterio di Macerata - Rigoletto

www.uicmc.it
Grazie ad una convenzione tra l'associazione Arena Sferisterio e l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ONLUS - sezione provinciale di Macerata, sono disponibili un numero limitato di posti gratuiti per persone con disabilita' visiva e loro accompagnatore, esauriti i quali, l'utente paghera' il normale prezzo del biglietto, a seconda del posto scelto.
Si prega di far pervenire all'UIC di Macerata le proprie adesioni entro il 25 giugno al fine di poter usufruire dei posti gratuiti.
Si sottolinea che si tratta di un'occasione veramente unica per scoprire ed apprezzare l'Opera nella sua totale interezza e nel suo pieno splendore.
Per maggiori informazioni:
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus - Sezione Provinciale di Macerata Telefono 0733230669


Fonte:
http://www.uicifoggia.it/?pag=news&action=view&newsid=269

domenica 24 giugno 2012

Amici senza frontiere

13 Giugno - 30 Luglio 2012 a Melpignano

Il 13 giugno giungeranno a Brindisi otto ragazzini non vedenti insieme a tre accompagnatrici e saranno accolti fino al 30 luglio presso l'Istituto dei ciechi "Anna Antonaci" di Lecce.

Lo stesso giorno del loro arrivo si recheranno a Melpignano a incontrare i membri dell'associazione e con loro il segretario regionale del Partito Democratico che gli darà il benvenuto nel Salento.
Ogni anno a un gruppo di ragazzi di Chernobyl viene così offerta una vacanza-salute nel Salento, il cui clima, ha una ricaduta positiva sul loro stato di salute.
Da quando il Progetto Salute è stato avviato a livello locale, circa 1000 ragazzi hanno avuto la possibilità di soggiornare nel Salento per circa 3 mesi l'anno (2 mesi d'estate e 1 mese circa in inverno) accolti da famiglie ospitanti le quali si sono fatte carico di garantire loro un periodo di benessere e di svago in un clima affettuoso e cordiale.

"Ci sono tragedie che non si possono dimenticare – dice Blasi – e che lo scorrere del tempo non cancella dalla memoria. A maggior ragione, come nel caso di Chernobyl, quando la stoltezza degli adulti finisce per colpire i più piccoli, segnando per loro l'intero percorso di vita.
Ognuno allora ha il dovere di fare qualcosa, di mostrare con piccoli gesti che il mondo può non essere l'immensa ingiustizia che gli occhi di questi ragazzi di Chernobyl non possono vedere.
La Puglia è una terra pronta ad accogliere, pronta a donarsi, soprattutto con la generosità della sua gente".


Fonte:

sabato 23 giugno 2012

Sono non vedente, quindi gioco il campionato di baseball

LA STORIA DELLA DOMENICA
Si chiama AIBxC ed è l'associazione che organizza il torneo nazionale: nove squadre, due giorni, e c'è pure la coppa Italia a settembre. Le regole sono molto simili al baseball originario, ci si affida a sonagli, dispositivi sonori e due arbitri, questi sì dotati di vista lunga.
Spiega il presidente: «La nostra ambizione è arrivare ai giochi paraolimpici» Michele Albini.

Una partita di baseball per ciechi.

MILANO – I non vedenti che praticano il baseball? Non conviene mostrare scetticismo al riguardo se si sta parlando con Alberto Mazzanti, presidente dell’Associazione italiana baseball giocato da ciechi (AIBxC). «Per cominciare – attacca lui –Il nostro gioco è proprio quello del baseball, all’estero non c’è n’è uno che sia simile allo sport originale quanto il nostro».
Esiste un campionato italiano che oggi conta nove squadre, divise in due gironi, che giocano da marzo a giugno. A settembre si gioca la coppa Italia. Secondo Mazzanti, una versione del gioco così fedele al baseball non esiste neppure negli Stati Uniti, la patria di questo sport.
«Da noi c’è il battitore – non il lanciatore – la palla colpita con la mazza e le corse dei battitori per conquistare la base. L’avversario ha il classico guantone e raccoglie la palla, che è cava e contiene dei sonagli, e la lancia verso la base sulla quale sta correndo il battitore, con l’obiettivo di eliminarlo. Questi sono i principi basilari del baseball».
Le origini di questo sport per i non vedenti datano al 1993, con la prima partita giocata l’anno dopo, a Bologna. L’iniziativa si deve ad Alfredo Meli, ex giocatore professionista scomparso nel 2010.

L’inevitabile abolizione della figura del lanciatore fa sì che spetti allo stesso battitore colpire con la mazza la palla che tiene nell’altra mano. In virtù dei sonagli all’interno, le sfera è rintracciabile da tutti i dieci giocatori in campo – cinque per squadra –, che possono proseguire l’azione nei due ruoli di attacco e difesa. Due persone vedenti arbitrano e coordinano il gioco ai margini dell’azione, per esempio dando con la voce un riferimento per il lancio al difensore che ha raccolto la palla battuta.
Lo spazio di gioco occupa solo una frazione del normale campo da baseball, quella sinistra tra la seconda e la terza base. Un dispositivo sonoro piazzato nella prima base indirizza la corsa dei battitori. La strada per la base successiva viene segnata da uno degli aiutanti vedenti che, man mano che il corridore si avvicina, batte due palette di legno con sempre maggiore velocità.
Le squadre sono aperte a persone di tutte le età e di ambo i sessi, le adesioni procedono col solo passaparola.
«Questo gioco è altamente socializzante per i non vedenti – spiega Mazzanti – e vorremmo farlo conoscere in tutto il mondo. La nostra ambizione è arrivare ai giochi paraolimpici». Tra coloro a cui la scoperta di questo sport ha fornito nuove motivazioni c’è anche Francesco Cusati, 42 anni e cieco dall’età di 20, capitano della squadra milanese dei Thunder’s Five. Nella vita di ogni giorno lavora all’Istituto dei ciechi di Milano. «Quando mi hanno coinvolto nel baseball per ciechi – racconta – mi era sembrata una sciocchezza: in questo sport bisogna sempre guardare bene la palla. Finché avevo la vista infatti, amavo guardare il baseball degli Stati Uniti in televisione».
Convinto anche grazie ad Alfredo Meli ad andare agli allenamenti, Francesco è stato conquistato dalla disciplina. «Allora ho fondato a Milano questa squadra, i Thunder’s Five, con un gruppo di amici.
Ora siamo nelle semifinali del campionato». Il baseball per ciechi permette di affinare le tecniche di orientamento e mobilità e consente di correre senza una guida. «Quando entri a far parte del baseball per ciechi – conclude Francesco – la passione ti prende veramente tanto».
I fondi che sostengono queste società sportive provengono dall’associazionismo e dal volontariato.
La realtà italiana di questo sport è in crescita: quasi ogni anno nasce una nuova squadra.
L’anno scorso si è aggiunto il Cagliari, l’anno prima la Roma. Nel frattempo, esponenti dell’AIBxC sono già andati a fare proseliti in Ungheria, a Cuba, in Francia e in Germania.
Il prossimo obiettivo è il Giappone.

Michele Albini

Campus di calcetto

Campus di calcetto per ragazzi non vedenti ed ipovedenti a Bobbio.

Dall' 1 al 7 luglio si svolgerà un Campus di calcetto a Bobbio.
Il costo della settimana tutto compreso è di 395 euro.

Per ulteriori info:
Cell.: 3355922802
mail:  andreich@alice.it andreich@alice.it,
sito internet: www.lavacanzanelpallone.it/


Fonte:
http://www.gsdnonvedentimilano.org/bacheca/2012.06.23ca.aspx#Content

venerdì 22 giugno 2012

Saggio di danza all'Istituto dei Ciechi di Milano

Sabato 30 Giugno 2012

Istituto dei Ciechi di Milano via Vivaio 7
Dalle ore 15

Grande Saggio di Danza per tutti coloro che amano la bellezza e la musica!

Lo scorso anno è stato un successo, per la bravura, per le emozioni, per i brividi che abbiamo provato assistendo allo spettacolo di colori e suoni dei danzatori e delle danzatrici.
Anche quest’anno, il nostro G.S.D. organizza il Saggio di Danza per tutti i soci e gli amici: i veli e i campanelli della Danza del Ventre creeranno di nuovo coreografie di note e di immagini,
e una rappresentanza del Corso del Circolo Culturale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Milano Paolo Bentivoglio si esibirà in un assaggio di Ballo Liscio.
Un’occasione per raccogliere fondi a favore di attività che, proprio come questa, permettono al G.S.D. non vedenti Milano ONLUS di riunire insieme persone di età diverse, vedenti ma anche no, che hanno in comune lo stesso gusto per la vita!
E per restare ancora un po’ insieme, al termine dello spettacolo, verrà offerto a tutti un rinfresco per salutarci e applaudire di nuovo i danzatori.
Appuntamento nella bella Sala Barozzi per rinnovare la gioia e le emozioni, di chi danza e di chi guarda o ascolta, perché la musica e la danza si ascoltano, si guardano, ma si vivono soprattutto nel cuore!
Un buon pomeriggio di scintillante danza a tutti!


Fonte:

Danza del ventre

Tutti pazzi per la danza orientale!

Cos’è successo quest’anno alle donne del gruppo sportivo di Milano?

Un’epidemia…! Tutte al corso di danza orientale!

E’ iniziato molto timidamente, un po’ di incertezza, di imbarazzo, ma si è trasformato ben presto in un appuntamento fisso e irrinunciabile. Tutti i martedì, donne diverse tra loro, giovani e meno giovani, alte e meno alte, magre e meno magre, si incontrano nella palestra dell’istituto dei ciechi di Milano per danzare insieme. E cosa stiamo imparando?
Bé, in questi mesi di corso, tenuti da una grande maestra, Tanja Gallino, abbiamo scoperto che la danza orientale è da considerarsi una vera e propria forma d'arte e un'attività fisica seria e completa che agisce non solo sul nostro fisico apportando notevoli benefici muscolari, ma anche sulla mente.
Stiamo imparando che accanto alla dinamicità e alla scioltezza dei movimenti, importante è anche imparare ad ascoltare dentro e fuori di sè e ad esprimere liberamente le emozioni che la musica ci suscita. Certo, non è facile per donne non vedenti, come la maggior parte delle donne che frequentano il corso, esprimere qualcosa, perchè quando ci muoviamo nella nostra quotidianità, dobbiamo sempre stare concentrate e attente all'esterno, tanto che difficile far uscire l'interiorità e la nostra femminilità. Ma con l’aiuto della nostra insegnante Tanja e con il suo metodo innovativo chiamato Touch and feel tutte le donne, vedenti e soprattutto non vedenti, possono imparare a muoversi con grazia e leggiadria a ritmo di musica.
Questa danza meravigliosa racchiude una molteplicità di significati, è rispetto, unità, condivisione, ma è anche corpo in movimento, muscoli che si allungano e diventano più forti e in alcuni momenti può essere sacrificio ed impegno, ma sempre con gioia, per raggiungere i risultati desiderati da ognuno di noi. Allora grazie a tutte le donne che stanno vivendo insieme a me questa bellissima esperienza e un grazie particolare al nostro gruppo sportivo che accoglie sempre con grande apertura le nostre richieste e per averci dato la possibilità di conoscere questa disciplina.

Florinda

Fonte:

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti di Milano ONLUS

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti di Milano ONLUS

Via Vivaio 7 - 20122 - Milano
Tel/Fax 02 76004839; Email: info@gsdnonvedentimilano.org; IBAN: IT 57 R 03359 01600 100000004341 - Banca Prossima

Arrampicata Sportiva:

Alcuni nostri soci hanno visto il film sull'uomo ragno e così il Gruppo Sportivo è stato costretto a organizzare anche corsi di arrampicata....

Sembra facile?... Per l'Uomo Ragno sì!
Sembra terribilmente difficile? .... Insomma....

Di sicuro è un'attività affascinante e impegnativa, sia muscolarmente che mentalmente, e molto tecnica.
Ecco, in breve, come i nostri soci hanno affrontato l'avventura e alcune informazioni su come e dove praticare.
Preparate pure la vostra borsa con tuta e scarpe da tennis, all'inizio va bene così, poi al limite compererete le scarpette da arrampicata, che hanno una suola rigida sagomata appositamente, ma siccome non servono ad altro, insomma non le potreste riciclare, vi conviene aspettare di vedere se la cosa vi piace davvero.

COME TUTTO COMINCIA
 
All'inizio c'è un istruttore.
Voi arrivate e lui è lì, pronto a divertirsi un mondo a ridere dei vostri sforzi più o meno inutili.
Poi c'è una palestra di roccia, un locale chiuso perchè si comincia all'interno, (le prime figuracce tanto vale farle con discrezione....), e quindi si lavora su una parete attrezzata appositamente: significa che sul muro sono stati conficcati supporti in plastica di varie dimensioni, (cioè da piccolo a piccolissimo....) posizionati strategicamente a diverse altezze per creare "vie" di differente difficoltà.
Di solito c'è anche una parete mobile, cioè un pannello attrezzato come sopra che però può essere inclinato più o meno perfidamente a creare un angolo acuto con il pavimento.... insomma la parte alta cade verso la vostra testa a discrezione dell'istruttore. Ciò non aiuta a salire più facilmente....
C'è anche un tratto di muro posizionato come un soffitto molto basso, appena sopra la testa di qualcuno di media altezza. Ci finite contro e vi chiedete: E questo cos'è? Poi si trovano i pioli piantati proprio sul soffitto e allora si comincia a immaginare l'amara verità. Ma prima di arrivare a fare il dannato "strapiombo" ci vorrà un bel po', quindi andiamo per ordine.
Ah, se avete cominciato a preoccuparvi per le vostre povere ossa, rilassatevi pure, il pavimento del locale è tappezzato di materassoni modello "cascatore": dal momento che evitare le cadute è impossibile, tanto vale evitare almeno di farsi male.
 
La nascita dell'Uomo Ragno.
 
Siete perplessi, leggermente smarriti, vagamente elettrizzati, pieni di aspettative.
Ve ne state davanti alla parete e la esplorate con le mani, trovando queste sporgenze di plastica un po' dappertutto, sembrano anche tante, fino a che non cercate di usarle per salirci con i piedi e tenervi con le mani. L'istruttore vi invita a fare un "giro" di esplorazione, avanti, provate. Cercate con le mani qualche presa solida, poi un piede su una protuberanza, la più comoda che trovate, e su anche l'altro.
E adesso? Un attimo di perplessità.... se non cadete subito appena cercate di muovervi siete già a buon punto.... Più avanti (periodo variabile tra tre o quattro lezioni e tre o quattro mesi....) succederanno ancora altre cose carine: vi metterete un'imbragatura modello perizoma alla quale con un moschettone attaccherete una corda, infatti è il momento di salire in verticale invece che impratichirvi muovendovi orizzontalmente come avete fatto fino ad ora. Quindi avrete la sicurezza della corda che vi trattiene attaccati al soffitto se doveste perdere una presa, (se non vi capita non vale, se a me è successo tante volte a voi deve succedere almeno una volta!), e servirà per scendere "in ascensore", dopo aver fatto tanta fatica per salire arrancando sulla parete.
Poi verrà la bella stagione... gli uccellini cantano felici, l'aria sa di primavera, cominciano le allergie, e voi ormai sarete praticamente degli scoiattoli, così proverete ad arrampicare all'esterno, (perchè c'è una parete attrezzata anche fuori, più alta ancora), e con il sole addosso e l'aria e i rumori di gente e di strada e di uccellini e gli starnuti fa tutto un altro effetto!
Avete visto? Dopotutto, cos'ha l'Uomo Ragno che voi non abbiate a parte la tutina rossa?
Però, come parere personale, chi vi dice che arrampicare è lo stesso a vedere e non vedere vi racconta una frottola di dimensioni notevoli.... oppure ci vede.... : la differenza ad arrampicare senza vedere è semplice e fondamentale, chi vede adocchia le prese e in un secondo ci arriva con una mano o con un piede, a noi tocca esplorare prima il tratto di muro su cui ci si muove, e capire quali appoggi possono essere sfruttati; ovviamente il tempo di attesa è molto più lungo, quindi, come al solito, noi dobbiamo imparare a perfezione la tecnica in modo da rimanere "appesi" tra una presa e l'altra il meno tempo possibile. In poche parole.... noi siamo molto più bravi!. 
    
Insomma, come si arrampica?

Non ve lo diciamo noi come si arrampica, tanto c'è l'istruttore.
Però a questo porteranno le vostre lezioni: capirete che anche gli appoggi che sembrano più impossibili possono servire; imparerete che a meno di non essere maciste non potete lavorare solo di braccia, ma che il lavoro maggiore lo devono fare le gambe e quindi vedrete quanto è importante la tecnica; imparerete ad apprezzare la fluidità dei gesti con cui riuscirete a muovervi su quella parete dove pensavate potessero scorrazzare soltanto ragni e mosche...
Man mano che ci prenderete gusto invece di finire la lezione stanchi morti e sudati fradici e un po' depressi finirete stanchi morti sudati fradici ma molto soddisfatti dei risultati raggiunti!
Nella vostra borsa della palestra adesso c'è anche una maggiore agilità e elasticità delle articolazioni, una presa delle mani da fare invidia a uno schiaccianoci,e una buona dose di autostima che non fa mai male!
E se vi capiterà di arrampicare su una vera parete di roccia, vedrete che meraviglia!
La plastica con cui avete imparato a familiarizzare in palestra è diventata roccia calda inondata di sole, ciuffi di erbe e strati di muschio vi fanno il solletico sotto le dita e profumano davanti al vostro naso, l'aria è piena di ronzii di insetti e di stridii di rapaci alti nel cielo e ombre di nuvole di panna si rincorrono sul verde brillante dei prati.
Voi gocciolerete sudore come una fontanella soddisfatta mentre la guida sarà lì tra l'erbetta e i fiorellini, sdraiato a pancia all'aria che si gode il sole e l'aria e i profumi reggendo la corda che vi tiene assicurati alla roccia.... non preoccupatevi, anche se sembra che dorma, in realtà.... bho....
A Predazzo, in val di Fiemme, l'Associazione Sportabili fornisce personale specializzato per portarvi in parete a fare un corso o su qualche pista più impegnativa se siete già esperti.

Direi che a questo punto.... potete anche comperarvi la tutina rossa dell'uomo ragno e provare!
Rivolgetevi al nostro incaricato per tutte le informazioni:
Fabio Scali
Cell: 340 34 78 458
Email: fabio.scali@libero.it
Buona sudata!


Fonte:

giovedì 21 giugno 2012

Stato dell'arte dell'accessibilità degli smartphone

Una importante coalizione anglosassone di enti che si occupano di accessibilità fa il punto sul livello di accessibilità raggiunto dagli smartphone.

One Voice for Accessible ICT Coalition è un importante network anglosassone al quale aderiscono molti enti pubblici, aziende e centri di ricerca coinvolti nella risoluzione di problemi legati alla tematica dell'accessibilità in senso lato.
Il report sugli smartphone accessibili ovvero sulle soluzioni (apps, ausili, eccetera) che possono aumentare l'inclusione digitale ed aiutare la quotidianeità comunicativa in mobilità delle persone disabili.

Apple iOS è il primo sistema operativo mobile ad essere recensito: con un triplo click sul tasto home si può attivare VoiceOver ed avere una piattaforma assistiva molto performante di supporto a disabili visivi e non vedenti mentre un ulteriore ausilio devono essere considerati i nuovi comandi vocali Siri (ricordiamoci che Siri funziona però solo se si è online).

Android essendo più recente offre tutt'ora soluzioni di accessibilità come TalkBack ancora in via di perfezionamento.

Il fatto di essere aperto (open source) consente ad Android di ricevere l'attenzione di molti sviluppatori alcuni dei quali stanno producendo specifiche soluzioni di accessibilità come nel caso di Mobile Accessibility.

Symbian, sistema operativo ancora molto diffuso su dispositivi Nokia, non ha soluzioni native per l'accessibilità ma offre alcune soluzioni software a pagamento come TALKS&ZOOMS così come alcune soluzioni gratuite di screen-reader per Mobile Speak.

Blakberry permette di scaricare un "tema" denominato Clarity per coloro che hanno problemi di visione e di interpretazione dei contrasti-colore.

Windows Phone, stranamente, non rispetta la consolidata tradizione Microsoft di grande e articolato sviluppo di soluzioni software accessibili testimoniata in questi anni dalle piattaforme desktop ma ha annunciato grandi novità in materia per il prossimo Windows Phone 8.

Completa il report sullo stato dell'arte dei sistemi operativi mobili sul fronte dell'accessibilità una ampia ed esaustiva rassegna di apps pensate specificatamente per agevolare la vita delle persone con diverse disabilità (o diversamente abili come dir si voglia).

Fonte:

mercoledì 20 giugno 2012

Nuovo “Braille E-book” per non vedenti

È poco più di un prototipo,ma le sue potenzialità sono molto elevate.
Si spera che possa essere messo presto sul mercato.

L’avvento di un “ebook in braille” sembra aprire un nuovo spiraglio per i tanti non vedenti desiderosi di abbattere le attuali barriere che impediscono loro di interagire con le soluzioni informatiche.
È già disponibile il più noto lettore di libri elettronici “Kindle” e si trovano tastiere in braille per la lettura dei testi al PC, ma niente di tutto ciò può essere paragonato a questo nuovo dispositivo in grado di generare istantaneamente sullo schermo le piccole asperità tipiche della scrittura per non vedenti.
I piccoli punti in rilievo consentono infatti a chi ha problemi di vista di leggere un testo facendo scorrere le dita sulla superficie. Una soluzione geniale, concepita da Louis Braille, che permette da quasi due secoli ai non vedenti di leggere i testi attraverso il tatto.

Per ottenere tale obiettivo, i designer suggeriscono l’utilizzo della tecnologia EAP (Electroactive Polymers), una tecnologia che consente di modificare le asperità dello schermo attraverso alcuni specifici segnali elettromagnetici. A causa del particolare processo di produzione per realizzare i punti in rilievo, i libri in braille sono costosi e poco diffusi; sostituirli con supporti informatici sarebbe perciò un notevole progresso. Fino a ora nessuno aveva ancora proposto un progetto organico per trasferire questa tecnologia, parzialmente presente solo in alcune tastiere in braille, in un lettore di ebook per non vedenti.

Benché il lavoro dei progettisti sia al momento un semplice concept, il Braille E-book dimostra come le tecnologie necessarie per realizzare un lettore di testi elettronici per chi ha problemi di vista siano ormai disponibili e solo in attesa di essere unite e assemblate in un dispositivo dalle enormi potenzialità. Nel frattempo, esistono altre possibilità; ma un sintetizzatore vocale in grado di leggere i testi memorizzati (presente ad esempio nell’ultimo lettore “Kindle”) o le altre tecnologie disponibili non possono comunque sostituirsi alla possibilità di accedere materialmente a un testo, scorrendo le pagine e giungendo rapidamente ai contenuti ricercati attraverso l’esperienza tattile della scrittura braille.
I progettisti del Braille E-book auspicano che il loro concept possa smuovere qualcosa, inducendo alcuni produttori a investire nuove risorse nella ricerca e nella produzione di nuove soluzioni per realizzare quelli che sono da considerarsi (ma purtroppo spesso sembra proprio non essere così) come obbiettivi cardine della tecnologia e dell’informatica: massima semplicità, massima accessibilità e possibilità sempre nuove.

Lorenzo Sighel

Fonte:

Andrea Bocelli Foundation-Sfide-Workshop 06 Luglio 2012 a PISA



Workshop - ABF Sfide
La tecnologia al servizio dell’uomo: soluzioni innovative per aiutare le persone a
superare I limiti imposti dalle loro disabilità.Scienziati Italianie Americani a
confronto.

6 Luglio 2012
Auditorium G.Toniolo dell’ Opera Primaziale Pisana. Piazza dei Miracoli, PISA

Organizzatore e chair:Laura Giarrè (Advisory Board ABF)
Logistica:MGA Srl

PROGRAMMA


9.00 Apertura di Andrea Bocelli.

9.30 Saluti delle Autorità e dei Rettori delle Università di Pisa, Firenze e
Scuola Superiore Sant’ Anna.

10.00-11.00 Il progetto MIT FifthSense:Dare la funzione della vista alle persone non vedenti
S. Teller e co-autori,MIT Presentazione Orale e exhibition.

11.00 Coffee break exhibitions


11.30 Accessibilità Musicale per nonvedenti P. Nesi, G. Nicotra, Universita’ di Firenze.

11.45 Intelligenza nella mano: dall’uomo alle interfacce aptiche artificiali A.Bicchi,Universita’
di Pisa.

12.00 Quando il tuo telefono diventa una guida I.Tinnirello, P. Gallo, Universita’ di Palermo

12.15 Interfacce aptiche: accessibilità ai computer per i non vedenti C. Avizzano, A. Frisoli, M. Carrozzino, C.Evangelista S. Anna, Pisa.

12.30 Due progetti di ricerca sulla Computer Vision -C. Guida, M. Fanfani and C. Colombo, Università di Firenze.

12.45 Social networks: opportunità e sfide per nonvedenti -M. Buzzi, C. Buzzi, B. Leporini,
CNR Pisa
.
13.00 Vedere con le orecchie, mani e gli occhi bionici: dalle teorie di organizzazione del cervello per la riabilitazione visiva. A. Amedi, HebrewUniversity of Jerusalem.

13.15 Colazione

15.00-16.30 Tavola Rotonda: Problemi aperti e possibili soluzioni -Chair: M. Dahleh, MIT
Partecipanti: A.Tesi (Rettore Università diFirenze), M. Carrozza (Rettore Scuola Superiore S. Anna Pisa) P. Nesi (Università di Firenze), A. Bicchi (Università di Pisa), L.Emiliani (CNR), S. Teller (MIT).Con la partecipazione di storie di successo di persone non vedenti aiutate dalle nuove tecnologie.

17.00 Chiusura di Laura Biancalani, Presidente di AB Foundation.



Fonte:

lunedì 18 giugno 2012

"Toccare ma non vedere"

Cena al buio, il 29 Giugno 2012

La Masseria Ospitale ha il piacere di collaborare con l'Associazione Italiana Ciechi per il 29 giugno nell'organizzazione della CENA AL BUIO.

Il tutto si svolgerà all'interno della sala della Masseria rigorosamente al buio.
I camerieri esclusivamente non vedenti ti accompagneranno al tuo posto in questo viaggio straordinario.

La CENA al BUIO è un'esperienza sensoriale che ti dà la possibilità di riscoprire le potenzialità altrimenti inespresse degli altri sensi provando sensazioni particolari ed uniche.
Nella CENA al BUIO il tatto, l'udito, l'olfatto e il gusto sono i protagonisti.
Capire il senso della vicinanza, la forma degli oggetti, indovinarne il peso, determinarne il volume, saggiarne la consistenza, sentire la rugosità delle superfici, riconoscere il caldo e il freddo sono solo alcune delle attività che potrete sperimentare durante la cena al buio.
Sarai avvolto da un mondo di sensazioni: potrai gustare un prelibato e misterioso menu.

Il costo del menù è di € 30,00 comprensivo di bevande (acqua e vino).

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER VEGETARIANI, CELIACI E PERSONE CON ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI E' POSSIBILE AVERE UN MENU PERSONALIZZATO SE COMUNICARTO AL MOMENTO DELLA PRENOTAZIONE.

Per info e prenotazioni 348/5463001



info@masseriaospitale.it Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo www.masseriaospitale.com

Sig.ra Annamaria Potì Unione Italiana Ciechi 328/7354816


Fonte: