giovedì 26 aprile 2012

Gli scritti di Primo Levi accessibili ai non vedenti

Il Centro Internazionale di Studi Primo Levi ha realizzato una pagina del proprio sito Internet contenente una ricca bibliografia, con tutte le edizioni delle opere del celebre scrittore torinese, nei formati accessibili alle persone con disabilità visive: telebook, Braille, barra Braille, audiolibro, edizione in corpo 18 e molto altro.

"Queste edizioni particolari - spiega Fabio Levi, direttore del centro Internazionale- sono reperibili in quasi tutte le biblioteche specializzate in Italia, per lo più su richiesta. Il catalogo elenca, per ogni titolo, i formati in cui è disponibile e le Istituzioni cui rivolgersi per il prestito. Il semplice formato testuale dell'elenco - senza motori di ricerca o catalogazioni particolari - serve a facilitare la consultazione.
Come ogni catalogo, infine, esso può sempre essere arricchito: in tal senso, ben volentieri invitiamo chi fosse a conoscenza di altre edizioni di opere di Primo Levi accessibili a persone cieche e ipovedenti, a segnalarle all'indirizzo mail info@primolevi.it".

Fonte:
Superando
www.disabili.com

Vedenti e non vedenti, un dialogo nell'arte.

Ed ecco che navigando in Internet ho scovato un'altra interessante notizia sul mondo dei non vedenti ed il mondo artistico.
Buona lettura.

Il 15 maggio si inaugura a Milano un’esposizione delle opere e degli oggetti in legno prodotti da alcuni non vedenti che hanno seguito un corso di artigianato artistico e hanno così potuto esprimere e comunicare a tutti il loro mondo attraverso le forme.  
E' questo il risultato di una iniziativa che muoveva i suoi primi passi circa un anno fa.
L'Associazione artistico-culturale Bioforme ha infatti presentato il progetto all'Unione Italiana Ciechi a giugno dell'anno scorso.
La curiosità e il successo dell'iniziativa hanno poi contribuito a realizzare un progetto sempre più ampio, grazie al coinvolgimento del Consiglio di Zona 9 di Milano e la Casa di Reclusione Opera Milano.

Jurek, artigiano artista di origine polacca e fondatore dell'Associazione artistico-culturale "Bioforme", oggi ricorda: 


 "Mi sono imbattuto un bel giorno in una strana avventura   insegnare ai ciechi a scolpire e a creare delle opere visive.  Da allora ho praticamente smesso di dipingere come facevo prima.
Stava nascendo qualcosa di nuovo.
Nei bassorilievi e negli oggetti, ogni colore aveva la propria corrispondenza materica, ogni superficie colorata aveva la fattura diversa, ogni punto sporgeva tanto quanto era necessario per vederlo anche con le dita.
È nato un gioco di carezze e sensualità, energia nascosta dentro la forma tridimensionale.

Offrire a tutti l'opportunità e gli strumenti per poter esprimere se stessi è un dovere sociale e un'occasione di crescita personale e professionale per chiunque, per una realtà come quella dei ciechi questa opportunità ha un valore ancora più alto, considerate le grandi difficoltà imposte da una società fondata principalmente sul senso della vista".

Anche i reclusi di Opera che hanno partecipato all'iniziativa, non vedenti e vedenti,  hanno trovato il modo di esprimere il proprio mondo attraverso l'artigianato artistico e così, oltre ad un nuovo interesse, “si sono inventati” una riqualificazione professionale.
La mostra è organizzata dal Consiglio di Zona 9, in collaborazione con l'associazione artistico - culturale "Bioforme", l'Unione Italiana Ciechi e la Casa di Reclusione Milano – Opera.

L’inaugurazione si tiene sabato 15 alle ore 11.00, ingresso libero.

INFORMAZIONI:

Mostra "Nuove forme e Visioni - opere di artigianato artistico e sculture in legno”
Villa Litta
Viale Affori 21 – Milano


ORARIO:
Da sabato 15 a sabato 22 maggio
ore 10.00 - 12.00; ore 14.00 - 18.00

Fonte:
http://www.disabili.com

A Parigi il festival del cinema per non vedenti ed ipovedenti

Ebbene si, proprio a Parigi per il fetsival del cinema per non vedenti ed ipovedenti, nel quartiere latino vengono proiettate pellicole audiodescritte.
Una voce in cuffia descrive l'essenziale di quanto appare sullo schermo, la tecnica è stata inventata dal fratello di Francis Ford Coppola.

PARIGI, la scena cruciale arriva attraverso il suono accompagnata da una voce neutra che tratteggia l’essenziale di quanto compare sul grande schermo. Da ieri, in un cinema del quartiere latino, un festival propone una decina di pellicole ad un pubblico particolare che magari si presenta in sala con impenetrabili occhiali scuri, ma che non celano una passione sfrenata per la settima arte.

ASSOCIAZIONE, un’iniziativa promossa dall’associazione Valentin Hauy, creata nel 1889 da Maurice de la Sizeranne, che si prefigge tra i suoi obiettivi principali quello di avvicinare persone affette da cecità o disabilità visiva alla cultura, e in particolare al cinema. Una vera sfida, anche se la tecnica per rendere accessibili i film esiste da almeno vent’anni, ma tarda ad affermarsi.

COPPOLA,  ad inventarla , ricorda il quotidiano Libération,  fu un americano dell’università di San Francisco con l’aiuto di August Coppola, deceduto lo scorso autunno all’età di 75 anni, professore e fratello del grande regista Francis Ford Coppola e padre del noto attore hollywoodiano Nicolas Cage. Un background di tutto rispetto che però non ha facilitato la diffusione dell’audiodescrizione, tecnica che consiste nell'aggiungere tra le sequenze mute dei film una voce off che descriva l’essenziale di quanto appaia sullo schermo, udibile in sala tramite cuffie senza fili.

DIFFICOLTÀ, un procedimento regolato da indicazioni ferree per evitare di cadere nella ridondanza, rovinare l’effetto sorpresa dell’intrigo, anticipare la storia, o semplicemente spiegarla, magari coprendo qualche dialogo o effetto sonoro fondamentale. Un esercizio che non si può applicare a tutte le pellicole. Difficile seguire film alla Terence Malick senza poter immergersi nell’intensità delle immagini, ma la descrizione può intervenire per spiegare in poche parole anche il movimento della cinepresa o il dettaglio di un vestito.

COSTI, l’audiodescrizione implica costi relativamente elevati che frenano le case di produzione ad investire fondi al momento della distribuzione dei film. «Intervenire su una pellicola , spiega Patrick Saonit, responsabile del servizio audiovisivo dell’associazione , può richiedere tra scrittura, convalida del testo, registrazione e mixaggio tre settimane di lavoro e un costo fino a 6mila euro». In Francia, solo una ventina di persone si sono specializzate in questo settore, metà sono impiegate dall’associazione Valentin Hauy.

AMELIE, solo quattro film francesi, nel 2009, sono stati adattati ai malvedenti contro il centinaio dell’Inghilterra, Paese all’avanguardia. In tutto, sono 300 le pellicole disponibili nella lingua di Molière. Non è migliore la situazione per i dvd. Solo 44 film sono disponibili in audiodescrizione francese, tra cui «Il favoloso mondo di Amelie», grazie all’impegno del regista Jean-Pierre Jeunet che ha partecipato attivamente alla speciale versione del suo film. Eppure il pubblico potenziale non mancherebbe. In Francia vivono circa 65mila ciechi e almeno 1,2 milioni di persone con gravi problemi di vista.

Fonte:
Alessandro Grandesso, 06 maggio 2010

martedì 24 aprile 2012

Gli smartphone, strumenti formidabili per le nuove frontiere dell'accessibilità offrono a Tommy Edison, critico cinematografico non vedente, nuove possibilità per il proprio lavoro.

I nuovi device mobili come gli iphone e i nuovi sistemi di comandi vocali come Siri offrono nuove prospettive alle persone disabili e non vedenti.

Tommy Edison è un personaggio incredibile e soprattutto un critico cinematografico non vedente: grazie a tutto ciò che può percepire a livello di audiodescrizioni e racconti orali di terzi riesce a tenere una seguitissima rassegna di critiche cinematografiche denominata
Blind Film Critic.

Grazie anche alla sua allegria e alle sue contagiose risate riesce a narrare efficacemente come uno 
smartphone corredato di comandi vocali come un iPhone con Siri possa diventare uno strumento di lavoro per una professione che non avremmo mai immaginato possibile per un non vedente: W l'accessibilità!

Resta comunque incredibile vedere un cieco usare agevolmente il suo iPhone, un cellulare touchscreen, che viene usato in modo estremamente semplice da chi non può vedere.

La tecnologia tra le tante cose buone che ha portato, permette a persone con handicap invalidanti di poter fare cose che normalmente non sarebbero possibili fare.

lunedì 23 aprile 2012

Esref Armagan

Esref Armagan, l’incredibile pittore turco cieco dalla nascita.
I suoi quadri non si limitano a raffigurare oggetti che possono essere percepiti e analizzati al tatto, Esref dipinge paesaggi usando la prospettiva.
Come fa un uomo non vedente dalla nascita ad avere un minimo di cognizione su una cosa che non ha mai visto?
La capacità visiva dipende esclusivamente dalla vista o dal ricordo di quando si era vedenti?
Quali sono le stimolazioni sensoriali a cui il nostro cervello si appoggia in mancanza della vista per elaborare le immagini? 

Fonte :
http://blog.chatta.it/menphis75/8809327/Esref-Armagan-il-pittore-cieco-seconda-parte-.aspx

domenica 22 aprile 2012

Presentazione del blog


"Vivere al buio, dal punto di vista dei non vedenti", questo è il titolo che ho scelto di dare al mio
blog, uno spazio on line creato per affrontare un determinato argomento per me affascinante ed
importante su cui stò sviluppando la mia tesi di laurea nel corso di Arti Multimediali presso
l'Accademia di Belle Arti di Carrara.
Il tema riguarda il mondo della cecità, il loro rapporto con le nuove tecnologie come il computer, i
dispositivi mobili ed il Web, le opportunità offerte loro da queste nuove tecnologie, il modo in cui la
loro vita può migliorare grazie ad esse e soprattutto come navigano in Rete gli utenti privi di vista.
Nel Web possiamo trovare di tutto, tra cui diversi siti informativi di associazioni e gruppi riferiti alle
persone affette da cecità; ebbene, nonostante in Internet siano presenti diversi punti di riferimento
sull'argomento, da studentessa appasionata ho deciso di sviluppare tale blog per dare un'ulteriore
voce al mondo delle persone cieche!
La mia idea cerca di offrire oltre ad informazioni e notizie utili, un ulteriore punto di vista
proveniente dai miei studi, dalle mie conoscenze ed anche dalle stesse persone non vedenti,
inserendo nel blog opinioni ed esperienze di amci, conoscenti e studiosi.
Specialmente vorrei offrire un punto d'incontro aperto affinchè tutti gli utenti ciechi che
s'imbatteranno in questo spazio on line abbiano l'opportunità di raccontare le proprie esperienze ed
esternare le proprie idee.
Un non vedente è una persona come tutte le altre con qualche difficoltà in più rispetto alle persone
vedenti o normodotate, difficoltà dovute al fatto che queste persone non possono esplorare la realtà
che li circonda come i vedenti proprio perchè privi del senso della vista.
Da ciò ne deduciamo che per utilizzare il computer e navigare in Rete, essi utilizzino sensi e
strumenti specifici di cui parlerò nel blog.
Le persone cieche non possono essere racchuisi sotto un'unica etichetta od un solo concetto del
"non vedente tipo", cercare caratteristiche che li accomunino è errato poichè ognuna di loro ha
personalità proprie come tutti gli esseri umani.
Certamente è vero che la cecità può portare le persone che ne sono affette a comportamenti non
rinvenuti nelle persone vedenti, ma non dobbiamo dimenticare che ogni soggetto è a suo modo
singolare ed unico.
Studiando e lavorando per la mia tesi ho avuto l'opportunità di conoscere diverse persone non vedenti
da cui stò imparando come con il buio negli occhi si possa trovare e trasmettere una splendida luce
interiore.

Claudia Bertuccelli